Categories
CPQ Hours

FANS farmaci antinfiammatori non steroidei

Spread the love

FANS farmaci antinfiammatori non steroidei

Il foglietto illustrativo che accompagna il farmaco dovrebbe indicare se sia necessario evitare determinati alimenti o bevande. In Francia, l’ente di controllo nazionale dei farmaci ha controindicato l’uso di FANS, inclusa l’aspirina, dopo il sesto mese di gravidanza. Età sotto i 16 anni (farmaci contenenti aspirina non dovrebbero mai essere somministrati prima di quest’età per il rischio di sviluppare la sindrome di Reye)..

  • Anche molecole come il ketoprofene, l’ibuprofene e la nimesulide sono, grazie alla diffusione d’suo, piuttosto noti nel pubblico.
  • Viene assunta per via orale e apporta circa 4-6 ore di sollievo dal dolore moderato.
  • Tuttavia, anche quando il disturbo di base può essere trattato, può essere necessario ricorrere agli antidolorifici per controllare rapidamente il dolore.
  • Tutt’altro, è un meccanismo di difesa che il nostro organismo attiva quando c’è un danno a carico di un tessuto, e l’infiammazione serve a limitare il danno e favorire la guarigione.
  • Sono conosciute specifiche e pericolose interazioni tra l’artiglio del diavolo e altri farmaci, per questo motivo si raccomanda grande attenzione in questo senso, valutando sempre con il medico l’assunzione dell’integratore in caso di terapie croniche e non.

Tuttavia non è ancora stata accertata con chiarezza l’attività dell’isoforma COX-3 ed il suo ruolo fisiologico è tuttora oggetto di studio. La riproduzione o l’utilizzazione dei contenuti pubblicati su Doveecomemicuro.it è strettamente riservata. Il riutilizzo del materiale su riviste, giornali, radiodiffusione o generica messa a disposizione al pubblico viene concesso solo previa esplicita richiesta e autorizzazione obbligatoria. Questo si verifica specialmente a valle di episodi di cronaca nera che coinvolgono personaggi di spicco del mondo dello showbusiness.

Meccanismo di inibizione della COX

Se c’è uso concomitante di aspirina 100 mg per questioni di protezione cardiovascolare, NO a uso cronico di FANS , mentre non c’è problema per un uso saltuario (2-3 giorni di fila ad esempio). Ma se in questi casi funziona bene il paracetamolo – Tachipirina (max 3-4 g/die), meglio ancora. Il più popolare è l’acido acetilsalicilico, conosciuto con il suo nome commerciale (Aspirina®).

Acidi arilpropionici

Queste sono le vere responsabili dell’attivazione della infiammazione, dell’aumento della temperatura corporea e della percezione del dolore. Contrariamente a come si potrebbe pensare, l’infiammazione non è un processo negativo dell’organismo. Tutt’altro, è un meccanismo di difesa che il nostro organismo attiva quando c’è un danno a carico di un tessuto, e l’infiammazione serve a limitare il danno e favorire la guarigione. Talvolta però il processo infiammatorio perdura a lungo, diventa cronico, e quindi patologico.

Sebbene la tossicità clinica sia eccezionalmente rara, è però stata riportata per alcuni farmaci come ibuprofen, fenilbutazone, fenoprofene ed acido mefenamico. Tuttavia, come già detto, il ruolo di COX-2 nella regolazione dell’emodinamica renale si manifesta solo in specifiche condizioni cliniche caratterizzate dalla stretta dipendenza della attività prostaglandinica. Nei pazienti a rischio la contrazione del volume circolante induce risposte pressorie sistemiche attraverso la via adrenergica e il RAAS. In queste condizioni sono proprio le PG vasodilatatorie che a livello renale garantiscono una azione di controbilanciamento della vasocostrizione sistemica da noradrenalina e angiotensina II.

L’arnica è un’erba medicinale usata come rimedio popolare da secoli e ancora oggi è comunemente usata per alleviare dolori e talvolta anche per coadiuvare la guarigione di ferite. Si tratta di una pianta perenne, dal fusto eretto e alta fino a 60 cm, dal caratteristico fiore giallo a petali “spettinati” e dal gradevole odore aromatico. Dove in alcuni casi i risultati sono paragonabili, o quantomeno confrontabili, con antinfiammatori tradizionali. In letteratura sono presenti numerosi lavori che hanno provato a valutare in modo più affidabile l’efficacia dell’estratto e quello che emerge è un quadro di conferma sull’effetto antinfiammatorio e antidolorifico, mentre gli effetti sono meno chiari e dimostrabili in altri ambiti.

Un’altra molecola di ampia diffusione è l’ibuprofene, la cui popolarità è aumentata nei primi mesi della pandemia a causa di un’ipotesi di correlazione con il peggioramento del decorso della malattia COVID-19. Di recente è stato al centro dell’attenzione a causa delle carenze patite da alcuni farmaci industriali che lo contengono. L’ibuprofene adipex viene utilizzato in particolare per trattare il dolore muscolare e osteoarticolare (artrosi cervicale, lombalgia, dolori articolari al ginocchio, all’anca, tendinite…) e il mal di testa ed è ritenuto sicuro durante l’allattamento. In formulazione spray viene usato per dare sollievo al mal di gola e alle irritazioni del cavo orale.